Come si chiamano le scintille di Capodanno e di cosa sono fatte? Scopriamo tutto in questo articolo.
Una delle tradizioni di Capodanno, oltre il classico Veglione di Capodanno da consumare in locali o ristoranti presenti in città, sono i festeggiamenti allo scoccare della mezzanotte con brindisi iniziale, scambio d’auguri, fuochi d’artificio e le iconiche scintille di Capodanno. Le scintille di Capodanno in realtà si chiamano stelline di Capodanno e sono uno dei pochi gadget natalizi “infuocati” che vengono dati in mano anche ai più piccoli. Se ti stai chiedendo come si chiamano le scintille di Capodanno sei capitato nel posto giusto, perché oltre a scoprire il nome scopriremo anche come sono fatte e se ci sono rischi nell’usarle.
Come si chiamano le scintille di Capodanno? Tanti nomi diversi per un unico oggetto
Le scintille di Capodanno sono conosciute più popolarmente con il nome di Stelline di Capodanno, c’è chi poi le chiama anche sparkler e sono uno dei “gadget” che vengono utilizzati la notte di San Silvestro per festeggiare il nuovo anno arrivato. La caratteristica principale delle stelline di Capodanno è che sono ritenute innocue e per questo date in mano anche ai bambini più piccoli, ma è davvero così? Andiamo a scoprirlo.
Come si chiamano le scintille di Capodanno e di cosa sono fatte?
Abbiamo visto come si chiamano le scintille di Capodanno nel precedente paragrafo, andiamo ora a scoprire in questo come sono realizzate. Le stelline di San Silvestro sono dei bastoncini di ferro che sono ricoperti da una miscela chimica che è stata realizzata appositamente, e che include diverse sostanze. Tra queste sostante troviamo:
- Il nitrato di potassio che però può essere sostituito con qualsiasi altro tipo di ossidante
- Lo zolfo, che è il carburante necessario per alimentare la combustione.
- La polvere di metallo, è grazie ad essa se le stelline diventano scintillanti e luccicanti al momento della combustione.
- Eventuali coloranti che non sono presenti in tutti i tipi di sparkler ma solo in quelli che creano sfumature di colore diverse, generalmente i coloranti sono sempre a base di metalli vari che possono essere magnesio, alluminio oppure titanio.
Le troviamo disponibili in varie lunghezze e possiamo acquistarle, durante il periodo di dicembre, sia nei negozi che vendono fuochi d’artificio che in supermercati che nei tabaccai.
Come funzionano?
Sicuramente avrai provato anche tu ad utilizzare le stelline di San Silvestro per festeggiare il Capodanno, magati le hai acquistate per i tuoi figli. Il loro funzionano perciò saprai che è molto semplice. Per accenderle è necessario utilizzare il fuoco quindi di solito si utilizza un accendino e si porta la fiamma all’inizio del bastoncino nella parte più “cicciotta” ossia quella dove si trova tutto il componente infiammabile che darà poi vita al divertimento. Ma al di la del loro funzionamento e di come si chiamano le scintille di Capodanno sono davvero sicure questi prodotti? Scopriamolo nelle prossime righe.
Sono sicuri gli sparkler per i nostri figli o per i bambini in generale?
La risposta è ovviamente no! Bisogna fare infatti molta attenzione, si tende a pensare che siano innocue eppure le scintille di Capodanno possono rappresentare un vero rischio per la salute di tutti, e in particolare dei bambini.
Il primo pericolo è nella loro accensione, questi bastoncini di ferro vanno a fuoco e producono perciò il loro scintillio dorato che tanto ci ammalia e ci incanta, ma sono in grado di raggiungere delle temperature elevate che possono toccare i 650°. Se il bastoncino incandescente entra in contatto con la pelle anche solo per un secondo, in maniera accidentale, è in grado di ustionare il corpo anche in maniera grave. È un rischio perciò non solo per la pelle ma anche per ogni altra parte del corpo, in particolare per gli occhi.
Oltre a pelle, occhi e capelli, ad incendiarsi potrebbero essere i vestiti e il rischio è che se non ce ne accorgiamo per tempo si potrebbero bruciare in maniera pericolosa arrivando fino al corpo. Un altro problema grande è rappresentato dal fumo che a causa della sua intensità, che si manifesta durante la combustione, può causare, soprattutto nei bambini, difficoltà respiratorie e in alcuni casi anche intossicazione.
Come si possono perciò usare in sicurezza le stelline?
Le scintille rimangono sicuramente uno dei “fuochi d’artificio” che più è amato dai bambini e dagli adulti, perché è sicuramente quello che comporta meno rischi, ma soprattutto perché sono economici e alla portata di tutti e possono essere accesi senza problemi. Regalano inoltre magia e felicità perciò non dobbiamo rinunciarci ma solo imparare ad utilizzarli nel modo più corretto. Ecco alcuni consigli da seguire:
- Assicurati di acquistare solo prodotti di ottima qualità e quindi quelli che rispecchiano i standard di sicurezza, mai acquistare sparkler sfusi o che non sono in confezioni originali. Affidati a negozi specializzati e assicurati che sulla scatola vi sia il marchio CE e che il prodotto non sia scaduto.
- Accendi una sola stellina per volta così da poter controllare il processo di combustione, scegli di farlo sempre all’aperto, ad esempio su un balcone.
- Non darle in mano a bambini piccoli, i loro movimenti improvvisi possono causare danni non solo a loro stessi ma anche ad altre persone.
- Tieni vicino dell’acqua fredda da poter utilizzare in caso le scintille colpiscano oggetti oppure capi d’abbigliamento.
- Se la stellina non ha terminato la sua combustione e si è spenta non tentare di accenderla nuovamente.
- Se una stellina di Capodanno non si accende, liberiamocene e non facciamo ulteriori tentativi.
- Direziona la stellina sempre verso l’alto e distante dal tuo corpo e da quello di altri.
- Esaurita la combustione bagniamo con acqua la bacchetta e poi buttiamole nella spazzatura.
Poche regole di comportamento che ti permettono però di utilizzare le scintille di Capodanno senza danneggiare la tua persona o altri.
Ora che sai come si chiamano le scintille di Capodanno non ti resta altro che farne una scorta in vista del prossimo 31 dicembre per divertirti insieme alle persone che ami.