Carsenza il dolce milanese per Capodanno da poter gustare il 31 dicembre nel menu di San Silvestro.
La Carsenza il dolce milanese per Capodanno un tempo prendeva il nome di Carsenza De Bombon, conosciuto anche come il dolce del riciclo ed è stato “inventato” intorno all’800 a Milano. Questo dolce nasce con l’intento di non buttare via nulla, e la sua ricetta è stata tramandata generazione dopo generazione, cambiando man mano che cambiavano le condizioni del popolo, quindi venivano aggiunti o eliminati determinati prodotti. Ad oggi è una ricetta moto ricca.
Di base però veniva realizzata con la pasta di pane bianco che era avanzata durante il Natale, si andava a rilavorare questa pasta nuovamente aggiungendoci qualcosa di dolce, ad esempio delle mele oppure dell’uva passa che era avanzata o stata scartata dopo la vendemmia. A piacere venivano aggiunti fichi, pere, frutta secca, fagioli, ceci, e molto altro, e si gustava poi per Capodanno come buon augurio per un anno ricco e fortunato. Nell’articolo andremo a scoprire come prepararla in occasione del Capodanno in casa.
Ingredienti della Carsenza
Ad oggi la ricetta per la preparazione della Carsenza prevede l’utilizzo di questi prodotti:
- 500 grammi di farina
- 100 grammi di zucchero
- 80 grammi di burro
- 70 grammi di uvetta
- 15 grammi di lievito di birra fresco
- 2 mele
- 5 fichi secchi
- Sale
La Carsenza il dolce milanese per Capodanno: come prepararlo
Si comincia sciogliendo del lievito di birra all’interno di 270g di acqua. Una volta sciolto completamente andremo ad unire la farina lentamente e facendo attenzione che non si creino dei grumi e impastiamo il tutto. Lavoriamo l’impasto per circa 5 minuti, e andiamo ad aggiungere burro morbido, sale e continuiamo a lavorare fino a che non otterremo un composto che risulti liscio ed elastico.
Occupiamoci ora di preparare gli altri ingredienti. Andiamo a idratare l’uvetta, tagliamo i fichi e le mele, quest’ultime devono mantenere la buccia. Dopo aver effettuato questo lavoro andiamo ad infarinare il nostro piano di lavoro in cucina e stendiamo l’impasto per formare un rettangolo che sia spesso circa 1cm, sopra andiamo a posizionare l’uvetta, che avremo strizzato dopo l’idratazione, e la frutta che abbiamo tagliato in precedenza. Andiamo a rotolare tutto su se stesso e lasciamo che lieviti per circa 20 minuti.
A questo punto andiamo ad imburrare una tortiera da 30 cm e al suo interno ci inseriamo il nostro rotolo dandogli la forma di una spirale. Lasciamo lievitare ancora per circa un’ora, dopo di che il suo volume dovrebbe essere il doppio. A questo punto incidiamo il rotolo realizzando dei tagli diagonali, possiamo usare un coltello molto affilato. Sulla sua superficie andiamo ad aggiungere pezzetti di burro e zucchero.
Mettiamo in cottura a 180 gradi per circa 25 minuti. Passato questo lasso di tempo il Carsenza dovrebbe essere pronto quindi possiamo sfornarlo e lasciarlo freddare. Una volta raggiunta la temperatura adeguata possiamo servirlo in tavola. E avremo realizzato il Carsenza il dolce milanese per Capodanno.
Carsenza il dolce milanese per Capodanno, è l’unico dolce tipico di Milano?
Il Carsenza non è l’unico dolce tipico di Milano ma è sicuramente tra i più popolari che viene realizzato in occasione de Veglione di San Silvestro. Un altro dolce milanese da poter gustare durante questo periodo dell’anno è il Panettone con o senza canditi. Il Panettone è un dolce nato a Milano e qui viene realizzato in tante varianti differenti, proprio per questo non manca mai durante le festività natalizie e in quella di San Silvestro. Il Panettone a differenza del Carsenza è un dolce più diffuso, perché viene consumato in ogni parte d’Italia, invece il Carsenza è difficile che sia realizzato in altre città perché una ricetta tradizionale che viene tramandata di generazione in generazione.
Carsenza il dolce milanese per Capodanno: dove gustarlo?
Il dolce è talmente tanto tradizionale che è difficile che sia realizzato in pasticceria, è infatti un pezzo di storia milanese quindi se vorrai gustarlo in occasione del Capodanno dovrai cucinarlo tu stesso e proporlo ai tuoi ospiti. Può essere gustato anche freddo, quindi prepara il dolce di Capodanno anche con largo anticipo così da non avere preoccupazioni durante la cena.
Come organizzare il perfetto Veglione di Capodanno: consigli pratici
Per un perfetto Veglione di Capodanno è necessaria un’ottima organizzazione e anche molta pazienza, quindi ecco i step da seguire:
- Prima di pensare al menu devi informarti dai tuoi ospiti se ci sono allergie o esigenze alimentari specifiche ad esempio vegetariani, vegani, celiaci e altro. In questo modo potrai realizzare un menu che possa soddisfare tutti o creare più di un’alternativa.
- Struttura al meglio il cenone in modo che tutti siano sazi e appagati. Parti perciò da un ottimo e ricco aperitivo, seguito da uno o due primi, due secondi, contorni, dolci e frutta. Ovviamente anche l’iconico cotechino con le lenticchie di Capodanno.
- Dedica molto spazio all’aperitivo e lascia che i tuoi ospiti si godano la cena senza fretta, tanto è necessario aspettare la mezzanotte quindi non c’è fretta.
- Punta a realizzare un menu di Capodanno con piatti che possono essere realizzati in anticipo così da non passare la serata ai fornelli.
- Valuta l’eventualità di assumere un catering esterno che offra anche i camerieri così che tu possa goderti a pieno la serata.
- Non pensare di metterti a pulire la cucina la serata di Capodanno.
Altre alternative per poter cenare a Capodanno
Delle altre alternative per poter fare il Veglione di Capodanno è quello di rivolgersi ad uno dei tanti locali milanesi, ristoranti o discoteche che offrono anche la cena al tavolo o al buffet. Sta a te scegliere a che tipo di evento vuoi partecipare e come vuoi organizzare la serata, puoi anche cenare a casa e fare il Carsenza il dolce milanese per Capodanno e poi recarti in un locale per entrare nel post cena, oppure fare tutto fuori casa prendendo un pacchetto all inclusive. Milano fortunatamente propone tante alternative diverse, ma è arrivato il momento per te di scegliere a quale partecipare.